In DBT, “D” sta per dialettica e rimanda all’atteggiamento di costante ricerca di equilibrio tra opposti che informa il trattamento; “B” sta per behavioral, ossia approccio attento al comportamento, e rimanda all’attenzione ai comportamenti, a ciò che accade e che costituisce “i fatti” su cui si focalizza il trattamento, “T” sta per trattamento.
La DBT comprensiva o standard utilizza principi e protocolli e si articola in più modalità:
- Terapia individuale (a cadenza settimanale), con due funzioni: migliorare la motivazione al trattamento e supportare l’applicazione delle abilità alle situazioni problematiche
- Incontri di gruppo (skills training, a cadenza settimanale) con una funzione: insegnare e far apprendere abilità utili per affrontare le situazioni problematiche in modo efficace e senza farsi del male. Sono organizzati su 4 moduli (skills training, a cadenza settimanale): 1. Osservare e descrivere le proprie esperienze interne e la realtà esterna sviluppando la capacità di rimanere focalizzati e partecipare pienamente al momento presente in modo non giudicante (Abilità di Mindfulness), 2. Riconoscere e regolare le proprie emozioni (Abilità di Regolazione Emotiva), 3. Tollerare la sofferenza e le emozioni dolorose nel momento in cui la situazione non può essere cambiata (Abilità di Tolleranza della sofferenza), 4. Essere efficaci nelle relazioni interpersonali (Abilità di Efficacia interpersonale).
- Consultazione telefonica (da definirsi con il terapeuta individuale)
- Team di consultazione per terapeuti
- Trattamenti ancillari (trattamenti residenziali, eventuale farmacoterapia, interventi sull’ambiente e in collaborazione con altri servizi sanitari o sociali)
Cfr. I manuali:
- Marsha M. Linehan, DBT Skills Training, ed. it. a cura di Lavinia Barone e Cesare Maffei, 2015, Cortina Ed.
- Marsha M. Linehan, Trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo borderline, 2015, Cortina Ed.
Il trattamento DBT viene erogato da un team di terapeuti, che si riuniscono periodicamente e sono i referenti dei pazienti presi in carico, con ruoli e funzioni differenti.
Il trattamento prevede una fase iniziale, definita di pre-trattamento, condotta dal terapeuta individuale e dedicata a orientare il paziente rispetto alla DBT, a condividere gli obiettivi della terapia, a definire gli impegni di paziente e terapeuta.
AVVIO del trattamento:
una volta raggiunto un accordo rispetto a obiettivi e problemi target che verranno affrontati in trattamento, quest’ultimo è avviato, con l’impegno reciproco di paziente e terapeuta di tenerlo per almeno un anno. Al termine del primo anno obiettivi e problemi target vengono rivalutati e il trattamento potrà interrompersi se verranno considerato raggiunti o integrarsi con tempo e modalità da concordarsi. Il trattamento standard comprende un impegno di due volte a settimana per
- Terapia individuale
- Gruppo di skills training
Cui si aggiunge la possibilità di consultazione telefonica tra gli appuntamenti concordati.
La DBT ha dimostrato di essere indicata ed efficace per pazienti adulti e adolescenti (e familiari) che presentano una serie di comportamenti problematici come:
- problemi pervasivi nella gestione e nel controllo delle emozioni e nelle relazioni interpersonali.
- tentativi di suicidio e/o ideazione suicidaria
- autolesività/farsi del male (per esempio, tagliarsi, bruciarsi…)
- comportamenti pericolosi per sé o per gli altri (per es. guida spericolata, essere coinvolti in o dare inizio a colluttazioni o scontri fisici)
- uso problematico di alcol e/o sostanze, uso problematico di farmaci
- problemi alimentari (per es., comportamenti da alimentazione incontrollata o bulimia) uniti ad altre problematiche psichiatriche
- ritiro e/o isolamento sociale
Tutti questi comportamenti, che sono particolarmente, ma non esclusivamente, presenti in soggetti con Disturbo Borderline di personalità, sono per lo più caratterizzati dal fatto di essere messi in atto in situazioni in cui è presente una intensa attivazione emozionale (per es. rabbia, tristezza, vergogna, paura…) che la persona non riesce a ridurre o a regolare in modo funzionale, generando una condizione di sofferenza che arriva ad essere insopportabile e compromette in maniera significativa la vita della persona.